Oasis - Dig Out Your Soul
Sobri e psichedelici. A distanza di quattro anni dall'ultimo disco di inediti i fratelli Gallagher e soci, che hanno pubblicamente sbandierato in tutte le conferenze stampa di aver abbandonato le loro note abitudini di eccessi in alcool e droghe , pubblicano il loro settimo album di studio, che colpisce per le sue raffinatezze sonore e strumentali, con chiare influenze psichedeliche.
Infatti in "Dig Out Your Soul" la lunghezza dei brani e la sovrapposizione di numerosi soggetti musicali (tra i quali, l’adozione massiccia del synth e della più svariata strumentazione elettronica) creano un "wall of sound" ben organizzato che si manifesta in brani con sezioni strumentali ragionate ed assolutamente ben fatte (i migliori esempi in "The Turning" con la sua coda strumentale che cita la beatlesiana "Dear Prudence" e "The shock of Lighting", scelto come primo singolo).
Il disco si apre con l'hard-blues psichedelico di "Bag It Up" che mescola Iggy Pop ed i White Stripes, e continua con sonorità che riportano ai Cream fino alla bellissima ballata scritta dal cantante "I'm Outta Time", sussurro acustico dedicato espressamente da Liam al suo idolo assoluto John Lennon (la cui voce registrata compare alla fine della canzone).
In "(Get Off Your) High Horse Lady", stravagante psico-folk risalente alle sessions di "Heathen Chemistry", e nella seguente "Falling Down", caratterrizzata da una splendida melodia, il microfono passa nelle mani di Noel Gallagher, mai così convincente come voce solista. "To Be Where There's Life" e "The Nature of Reality" (con il riff preso in prestito dalla beatlesiana Helter Skelter) sono i brani piu' deboli dell'album, e non a caso vedono come compositori non i fratelli Gallagher ma rispettivamente il chitarrista Gem Archer ed ill bassista Andy Bell. La scaletta chiude sugli stessi ottimi livelli di com’era cominciata: le timbriche distorte e l’interessante effetto eco (ennesimo elemento psichedelico) tratteggiano la cupa ballad "Soldier on".
Ben tornati Oasis!
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