REM - Accelerate
Il terzetto di Athens torna, finalmente, al rock diretto e senza fronzoli, lasciando alle spalle le atmosfere eccessivamente intimiste e superprodotte degli ultimi albums. Il suono e' pulito, essenziale, con la Rickenbacker di Peter Buck che ritorna in bella evidenza con i suoi arpeggi e riff, il basso e le armonie vocali di Mike Mills a sostenere la voce di Michael Stipe, meno cristallina ma più espressiva di qualche anno fa.
Il pezzo d'apertura "Living Well is The Best Revenge" chiarisce subito il tono adrenalinico di questi Rem versione 2008, che ritroviamo anche nella title track, dall’andamento spedito delle loro migliori cavalcate jingle-jangle, oppure nel grezzo garage-sound di "Man Sized wreath", o nel power-pop dal sapore byrdsiano del singolo "Supernatural Superserious".
Ma "Accelerate" e' tutt’altro che un disco monolitico: è dominato dai brani veloci, ma ha un andamento vario, con belle ballate come "Until the day is done", mid-tempo come "Mr. Richards" e brani quasi psichedelici come "Sing for the submarine".
E c’è, poi, il colpo di classe di "Hollow Man", dove, ad accompagnare l'inconfondibile voce di Michael Stipe, gli strumenti acustici si sposano alla perfezione con il feedback di Peter Buck. Convincono anche gli intensi due minuti di "Houston", guidati da un organo maligno che innesca un crescendo nervoso ed insinuante;unico passo falso della scaletta la finale "I'm Gonna DJ", rumoroso scarto del disco prededente.
Un album che rimanda ai fasti indie-rock di questa storica band. Long live rock, long live REM !
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