The Police - Syncronicity (1983)
Disco da molti considerato come il capolavoro del gruppo dove si combinano eleganti orchestrazioni e scariche di energia contagiosa. The Police e il co-produttore Hugh Padgham trasformano il suono etereo dello Jamaican Dub in un mix di raggae, rock e jazz; i brani riflettono sulla fine delle cose: il mondo in pericolo, il fallimento nelle relazioni personali, la morte di Dio.
Attraverso tutto l'album questi temi si intrecciano con atmosfere che spaziano dal deserto ai sobborghi industriali inglesi. "If we share this nightmare/The we can dream" è il messaggio che ci manda Sting con la title-track, sopra un vorticoso collage di chitarre metalliche, percussioni e voci.
"Walking in Your Footsteps", accompagnata da percussioni africane e flauto, avverte sul suicidio nucleare dell'umanità:"Hey Mr. Dinosaur, you really couldn't ask for more/You were God's favorite creature but you didn't have a future/We're walking in your footsteps." In "O My God" Sting urla disperato la sua preghiera verso una divinità troppo lontana:"Take the space between us/and fill it up, fill it up, fill it up!".
L'atmosfera di ansietà cosmica e' interrotta dai due episodi scirtti dagli altri membri della band: la divertente, corrosiva, ma anche sconclusionata "Mother" del chitarrista e la pop "Miss Gradenko" di Copeland.
Quando gli argomenti trattati passano dal globale al personale, le atmosfere divengono piu' delicate, come in "Every Breath You Take", King of Pain" e "Wrapped Around Your Finger"; questo trittico di canzoni parla della fine di un matrimonio, probabilmente quello del bassista.
"Tea in the Sahara" è avvolgente nella sua atmosfera indolente: una delle composizioni piu' ispirate di Sting. Il brano si ispira alla novella di Paul Bowles "The Sheltering Sky", dove il protagonista e le sue due sorelle vengono truffati da uno sconosciuto che li attira nel deserto con la possibilita' di chiudere un affare, ma poi scompare.
Disco affascinante, da riascoltare quando si ha voglia di "classici".
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