The Who - Who's Next (1971) - [Deluxe Ed. 2003]
Pochi album nel pantheon del classic rock rappresentano l'artista o il gruppo come "Who's Next". L'album usci' con il gruppo al suo picco creativo. Reduce dal monumentale successo della rock opera "Tommy", la band stava cavalcando l'onda lunga del consenso unanime di pubblico e critica e del tour che aveva registrato i suoi punti piu' alti nelle performance alla Metropolitan Opera House di New York, Woodstock e Isola di Wight. Il successo della rock opera aveva accentrato l'attenzione sul genio compositivo di Pete Townshend, stabilendo uno standard con cui si e' dovuto misurare per tutto il resto della sua illustre carriera. Il successo di "Tommy" aveva dato a Pete Townshend rinnovata confidenza sulle sue possibilità, motivandolo a mirare a sfide piu' impegnative. Mise quindi in cantiere il progetto "Lifehouse", che voleva porsi come uno sguardo alle possibilità della musica in una situazione futuristica. Nella mente del chitarrista il progetto avrebbe dovuto prevedere oltre ad un nuovo album, anche un film e una serie di concerti interattivi. Le difficoltà incontrate nella realizzazione di "Lifehouse" ebbero come risultato quello di trovarsi con una collezione di nuovi brani di eccellente qualità, che sarebbero poi confluite in "Who's Next". All'epoca neanche Pete Townshend aveva previsto la bonta' di questo materiale, considerandolo come un compromesso commerciale dopo il fallimento dell'idea iniziale di "Lifehouse".
I brani dell'album sono tutti diventati protagonisti delle playlists delle emittenti di Classic rock planetarie e molti sono diventati parti insostituibili nei concerti degli Who. Solo per citare le piu' memorabili in assoluto: "Won't Get Fooled Again", con l'interludio di arpeggio di tastiere che sfocia nell'urlo liberatorio di Daltrey e il gran finale di tutta la band, e' uno dei brani piu' eccitanti e adrenalici di tutta la musica rock; "Baba O'Riley" con i suoi riff inconfondibili; "Behind Blue Eyes", la piu' bella ballata scritta da Townshend che mantiene intatta tutta la sua magia dopo oltre 35 anni; "My Wife", dove anche il bassista John Entwistle dimostra di essere un compositore di grande qualità.
Nel 2003 la MCA ha pubblicato una Deluxe Edition di "Who's Next". All'album originale sono stati aggiunti dei brani ed un secondo disco comprendente i concerti dal vivo tenuti al London's Young Vic Theater , per un totale di 29 pezzi. Nel libretto e' compreso un corposo saggio di Townshend sul progetto "Lifehouse" e una descrizione dettagliata delle sessioni di registrazione dell'album.
Nel primo cd sono presenti 15 tracce; sono state aggiunti 6 brani rispetto all'originale con versioni alternative di "Getting In Tune", "Love Ain't For Keeping", "Behind Blue Eyes" e "Won't Get Fooled Again", con la traccia di sintetizzatore diversa dall'originale, e senza l'urlo di Daltrey nel finale. Tra i brani aggiunti anche la stupenda versione originale di "Pure And Easy", che nelle intenzioni di Townshend sarebbe dovuta essere il "manifesto" di "Lifehouse". Presente anche una cover Motown "Baby Don't You Do It", che ci riporta all'atmosfera dei primi Who.
Nel secondo cd troviamo quattordici brani rimasterizzati, registrati live nella primavera del 1971. Oltre ad alcuni brani tratti dalla scaletta di "Who's Next" da segnalare le furibonde versioni di cover come "Young Man Blues" e "Road Runner" e il medley mozzafiato con "Water", "My Generation" e "Naked Eye".
Questa nuova edizione, che suona in maniera eccellente grazie all'ottimo lavoro di rimasterizzazione, aggiunge nuovo fascino a questo capolavoro della musica rock, con le canzoni che ad oltre 35 anni dalla loro uscita mantengono intatto il loro potere e la loro passione.
Long live rock !
|