Simply Red - Stay
Mick Hucknall e la sua band escono con il loro decimo album (secondo per la loro personale casa discografica), a quattro anni dall'ultimo "Home" . Il cd si apre con "The World And You Tonight", lento elegante e d'atmosfera, anche se non memorabile come originalità. Segue la ballata "So Not Over You", con la voce di Hucknall in grandissima forma: melodica e controllata senza inutili virtuosismi. Il pezzo che dà il titolo all'album e' puro Simply Red "d'annata", ritmato, accattivante e con un ritornello potente che va subito in circolo.
"Oh! What a girl!" rappresenta un ‘altra piccola caduta di tono; Hammond in bella evidenza per la ballata bluesata "Good Times Have Done Me Wrong", con un testo che Mick ha definito quasi-autobiografico.
Un'altra eccelente performance vocale caratterizza "Debris", cover di un brano di Ronnie Lane: unico neo la parte di chitarra un po' troppo invadente. "Money TV" e "The Death on the Cool" si distaccano, almeno per i testi, dalla produzione tipica del gruppo, con la loro critica agli eccessi del consumismo e alla mania dei reality shows. La chiusura sdolcinata con il coro di bambini di "Little Englander" e' sinceramente da dimenticare. Complessivamente "Stay" e' un disco convincente: il suo punto forte e' che ogni canzone ha un proprio suono ben definito, rendendo l'ascolto vario e piacevole. Personalmente: migliore di "Home" e un gradino sotto (soprattutto a causa dell'ultimo brano) all' ispirato "Stars" (1991).
Per i nuovi ascoltatori che desiderassero approfondire la conoscenza del gruppo, consiglio l'ottima antologia doppia del 2003 "The Very Best Of Simply Red".
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