Green Day - American Idiot
Con "American Idiot" il terzetto californiano di Berkeley confeziona il suo disco piu' ambizioso, che conserva i pregi migliori del punk-rock USA anni '90 (grinta e melodia) e ne supera brillantemente i limiti (ripetitivita' nelle strutture e nei testi).
Tutto l’album è una sorta di rock opera, un disco a tema sulle contraddizioni dell’America odierna attraverso la narrazione della vita di Jimmy (citazione da Quadrophenia degli Who?)che viene utilizzata per narrare l'alienazione e la disillusione del cittadino americano a causa dell'amministrazione Bush.
L'album è composto da 13 tracce per una durata complessiva di un ora circa, con due brani divisi in più "atti": "Jesus Of Suburbia" e "Homecoming", nelle quali si alternano intelligenti intrecci chitarristici elettro-acustici, numerosi cambi di tempo, improvvise accelerazioni/decelerazioni e stupende melodie vocali. A parte queste 2 suite da quasi dieci minuti l'una, il resto della scaletta comprende brani piu' concisi, ma non per questo banali o semplici riempitivi: l'iniziale "American Idiot" e' un pezzo veloce e orecchiabile, gia' un classico del repertorio; "Holiday", "St Jimmy" e "She's A Rebel" sono delle schegge supersoniche tipicamente punk-rock che ci riportano allo stile di albums come "Dookie"; in "Are We the Waiting" , brano inusuale per il gruppo, sono addirittura presenti dei coretti stile anni '60, mentre in Boulevard of Broken Dreams, dove l'arrangiamento con delay e chitarra acustica ci porta dall'inizio stile ballad al ritornello killer, i Green Day dimostrano di avere acquisito una maturita' artistica veramente apprezzabile.
Non mancano i brani melodici e lenti come "Wake Me Up When September Ends" e la traccia di chiusura del disco "Whatsername", lenta ma contornata di chitarre distorte per renderla più graffiante.
Un grande album, consigliato all'ascoltatore di classic rock come all' affezionato punk-rocker che ama i Green Day di "Basket Case". Billie Joe sembra inoltre essere giunto al più profondo ed intimo rapporto con se stesso nei riguardi delle liriche, sempre personali e molto toccanti.
TRACKLIST
1. American Idiot
2. Jesus Of Suburbia
3. Holiday
4. Boulevard Of Broken Dreams
5. Are We Waiting
6. St. Jimmy
7. Give Me Novocaine
8. She's A Rebel
9. Extraordinary Girl
10. Letterbomb
11. Wake Me Up When September Ends
12. Homecoming
13. Whatsername
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