Coldplay - Viva la Vida or Death and all His Friends
A tre anni da "X & Y", album deludente, caratterizzato da un suono appiattito e da una imbarazzante mancanza d'ispirazione, i Coldplay, coadiuvati da Brian Eno, presentano un disco con un mix di influenze che svariano dal pop piu' raffinato ("Lovers in Japan", "Viva la vida") al rock del primo singolo "Violet Hill", che strizza l'occhio agli Oasis ad influenze di world music ("Strawberry Swing", beatlesiana nel testo, che ricorda "Good Day Sunshine" da Revolver), fino alle sferzate blues e ai nervosi violini mediorientali di "Yes!". Da non dimenticare "Cemeteries of London", che mescola folk e ritmo simil-flamenco, e soprattutto la geniale "Lost!", esempio di come una ballata zuccherosa possa essere decostruita e riassemblata in un brano insolito che unisce percussioni quasi tribali ad organo e pianoforte.
Un'altra scelta insolita e' quella di inserire in tre delle dieci tracce un’hidden track che stacca quasi del tutto con le sonorità della canzone vera e propria cui segue, tra cui spicca quella conclusiva ("The Escapist"), reprise cantata dell’introduzione che emerge dalla sfarzosa "Death And All His Friends", che dopo il cambio di tempo si trasforma in un brano che riporta alla mente i primi Genesis.
Un album coraggioso, che richiede numerosi ascolti prima di essere pienamente valutato, che arricchisce il bagaglio musicale di una band che sta provando ad evolversi.
Tracklist:
1. LIFE IN TECHNICOLOR
2. CEMETERIES OF LONDON
3. LOST!
4. 42
5. LOVERS IN JAPAN/REIGN OF LOVE
6. YES
7. VIVA LA VIDA
8. VIOLET HILL
9. STRAWBERRY SWING
10. DEATH AND ALL HIS FRIENDS
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